top of page

Pignoramento del conto corrente: come funziona e cosa sapere

Il pignoramento del conto corrente è una misura esecutiva che limita la disponibilità delle somme depositate. Scopri come funziona, quali sono i limiti e quali diritti spettano al debitore.

Primo piano di una carta bancomat inserita in uno sportello ATM

Che cos’è il pignoramento del conto corrente

Il pignoramento del conto corrente è una procedura esecutiva con cui il creditore, munito di titolo esecutivo e precetto, può rivolgersi alla banca presso cui il debitore detiene somme di denaro, chiedendone il blocco e la successiva assegnazione. È una misura che interviene quando i tentativi ordinari di recupero del credito non sono andati a buon fine e rappresenta uno strumento efficace per il creditore, ma anche delicato per il debitore che si vede privato della disponibilità delle proprie somme.

Come avviene il pignoramento del conto corrente

La banca riceve dall’ufficiale giudiziario l’atto di pignoramento e deve immediatamente vincolare le somme presenti sul conto. Ciò significa che il debitore non potrà più disporne liberamente. La banca è poi obbligata a comunicare al giudice l’entità delle somme bloccate. A seguito dell’udienza fissata, il giudice può disporre l’assegnazione delle somme al creditore, nei limiti del credito vantato.

Quali somme possono essere pignorate

In linea di principio, possono essere pignorate tutte le somme presenti sul conto corrente al momento della notifica del pignoramento. Tuttavia, la legge prevede particolari tutele quando si tratta di stipendi, pensioni o altre somme destinate al sostentamento del debitore. In questi casi, esistono limiti precisi alle percentuali pignorabili, che variano in base alla natura della somma e al momento in cui viene accreditata.

Cosa accade allo stipendio accreditato sul conto corrente

Una delle domande più frequenti riguarda proprio gli stipendi. Quando lo stipendio è già accreditato sul conto, può essere pignorato nei limiti previsti dalla legge, ma se l’accredito avviene dopo la notifica del pignoramento, valgono regole diverse. L’ordinamento tutela infatti una parte della retribuzione per garantire al debitore e alla sua famiglia mezzi di sussistenza. È quindi importante distinguere tra somme già presenti sul conto e somme che vi confluiscono successivamente.

È possibile continuare a usare il conto durante il pignoramento?

Dopo la notifica, il conto non è più pienamente disponibile. Ciò significa che il debitore potrà trovarsi nell’impossibilità di prelevare o effettuare pagamenti. Tuttavia, in alcuni casi, la banca può consentire l’utilizzo delle somme non pignorate o eccedenti rispetto a quelle vincolate. In pratica, la situazione dipende dalla quantità di denaro sul conto e dalle disposizioni impartite dall’autorità giudiziaria.

Quanto dura un pignoramento del conto corrente

Non esiste una durata fissa uguale per tutti i casi. Il pignoramento prosegue fino a quando le somme vincolate non vengono trasferite al creditore o fino a che non interviene una causa di estinzione della procedura, ad esempio il pagamento integrale del debito o un accordo tra le parti. È quindi una misura che può protrarsi nel tempo, ma che resta collegata all’importo del credito da soddisfare.

Domande frequenti sul pignoramento del conto corrente

Cosa succede se il conto è cointestato?
Il pignoramento su un conto cointestato è possibile, ma deve rispettare la quota di ciascun intestatario. In genere viene bloccata solo la parte riconducibile al debitore, a meno che non si dimostri che le somme provengono esclusivamente dall’altro cointestatario.

Il pignoramento può riguardare anche le carte prepagate o i libretti di risparmio?
Sì, purché vi siano somme depositate e riconducibili al debitore. L’atto di pignoramento può estendersi a ogni forma di deposito bancario o postale.

È sempre possibile opporsi al pignoramento?
Esistono strumenti di opposizione, ma devono essere fondati su motivi giuridicamente rilevanti, come l’illegittimità del titolo esecutivo, vizi formali nell’atto o l’eccesso rispetto ai limiti di legge. L’opposizione richiede l’intervento del giudice e deve essere valutata attentamente.

Si può chiudere il conto dopo il pignoramento?
No, la chiusura unilaterale del conto non libera dalle conseguenze della procedura. Le somme già vincolate restano comunque destinate alla soddisfazione del creditore.

Come si può evitare il pignoramento del conto?
La via più efficace resta quella di prevenire l’esecuzione attraverso il pagamento o la rinegoziazione del debito. Esistono anche strumenti come la rateizzazione o gli accordi stragiudiziali, che possono ridurre il rischio di arrivare alla fase esecutiva.

Conclusione

Il pignoramento del conto corrente rappresenta uno strumento incisivo nelle mani del creditore, ma regolato da norme precise che tutelano, entro certi limiti, anche il debitore. Conoscere le regole sul funzionamento della procedura, sui limiti pignorabili e sui diritti delle parti è fondamentale per affrontare questa situazione con consapevolezza. In caso di dubbi o di contenziosi, il ricorso a un professionista consente di valutare la legittimità della procedura e le eventuali possibilità di opposizione.

Nota informativa

I contenuti di questa pagina hanno esclusivamente scopo divulgativo e informativo. Non costituiscono parere legale né sostituiscono la consulenza personalizzata di un professionista, necessaria per valutare correttamente ogni caso concreto. La normativa può variare nel tempo e alcune informazioni potrebbero non rispecchiare più la disciplina vigente alla data di lettura. La consultazione di questo testo non instaura alcun rapporto professionale tra l’utente e lo Studio Legale Zardo. Lo Studio declina ogni responsabilità per scelte o iniziative assunte dal lettore sulla sola base delle informazioni qui riportate.

Studio Legale Avvocato Emanuela Zardo, Piazza della Serenissima, Castelfranco Veneto, TV, Italia

P.za Ferrari Enzo, 31044 Montebelluna TV, Italia

P.IVA 04639390261

Avv. Emanuela Zardo Montebelluna - Castelfranco Veneto Ufficio:+393409011301

31033 Castelfranco Veneto (Treviso) - Piazza della Serenissima, 60

31044 Montebelluna (Treviso) - Piazza Enzo Ferrari, 16

bottom of page