Decreto ingiuntivo: cosa fare?
Il decreto ingiuntivo non è una condanna definitiva: entro pochi giorni si può proporre opposizione. Scopri tempi, modalità e come difendersi.

Decreto ingiuntivo: cosa fare?
Ricevere un decreto ingiuntivo è un’esperienza che genera comprensibile preoccupazione. Si tratta infatti di un provvedimento del giudice con cui viene intimato il pagamento di una somma di denaro entro un termine breve. Non è però una condanna definitiva: il debitore conserva diritti e strumenti di difesa che è fondamentale conoscere e attivare tempestivamente.
Cos’è un decreto ingiuntivo
Il decreto ingiuntivo è un ordine di pagamento emesso dal giudice su richiesta del creditore, il quale deve presentare documenti idonei a dimostrare l’esistenza del proprio credito (contratti, fatture, estratti conto). Una volta emesso, il decreto ingiuntivo viene notificato al debitore e diventa esecutivo se non viene opposto entro i termini di legge.
Quanto tempo si ha per reagire
Il termine per proporre opposizione varia in base alle modalità di notifica:
• 40 giorni in caso di notifica ordinaria;
• 10 giorni se il decreto è stato dichiarato provvisoriamente esecutivo.
Trascorso il termine senza opposizione, il decreto diventa definitivo e il creditore può procedere al pignoramento di beni, conti correnti, stipendio o pensione.
Come presentare opposizione
L’opposizione si propone davanti allo stesso giudice che ha emesso il decreto, mediante atto di citazione predisposto da un avvocato. In questo procedimento il debitore ha la possibilità di contestare:
• l’esistenza stessa del debito,
• l’ammontare richiesto,
• eventuali vizi formali della procedura.
Il giudizio di opposizione si svolge come un normale processo civile, con scambio di prove e argomentazioni.
Cosa fare nell’immediato
Chi riceve un decreto ingiuntivo deve agire senza ritardo. È consigliabile:
1. Leggere attentamente l’atto per verificare l’importo e il termine indicato.
2. Conservare la busta e la relata di notifica, che possono contenere informazioni utili.
3. Rivolgersi subito a un avvocato, in modo da valutare la possibilità di opposizione.
4. Evitare di ignorare l’atto: il silenzio comporta il rischio di esecuzione forzata.
È possibile trovare un accordo?
In molti casi il debitore e il creditore possono raggiungere un’intesa anche dopo la notifica del decreto. Una rateizzazione o una transazione può evitare l’aggravio di spese legali e procedure esecutive, preservando al contempo i diritti di entrambe le parti.
Conclusioni
Il decreto ingiuntivo è uno strumento rapido e incisivo a favore del creditore, ma non lascia il debitore privo di tutele. Conoscere i termini e le modalità di opposizione è essenziale per difendersi efficacemente.
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