Restituzione cauzione sfratto: quando il locatore può trattenerla
- avv. Emanuela Zardo

- 30 nov
- Tempo di lettura: 3 min
Cosa succede alla cauzione versata dall’inquilino al termine della locazione, anche in caso di sfratto per morosità.
Cosa rappresenta il deposito cauzionale in una locazione?
Nel contratto di locazione il deposito cauzionale ha una funzione di garanzia: l’inquilino lo versa all’inizio del rapporto contrattuale per tutelare il locatore da eventuali danni all’immobile o inadempimenti, come il mancato pagamento di canoni o spese accessorie.
Si tratta, in genere, di una somma determinata contrattualmente in misura proporzionata al canone pattuito. Il deposito non può essere usato in corso di contratto per compensare canoni dovuti, se non diversamente concordato tra le parti.
Lo sfratto annulla il diritto alla restituzione della cauzione?
No. Il fatto che il locatore abbia ottenuto lo sfratto per morosità o altro motivo non comporta, di per sé, la perdita automatica del diritto dell’inquilino alla restituzione della cauzione. La somma potrà essere trattenuta, in tutto o in parte, solo qualora vi siano danni documentati o debiti accertati nei confronti del locatore.
Il deposito cauzionale resta dunque un credito dell’inquilino, che può essere compensato con eventuali crediti del locatore, se effettivamente sussistenti e dimostrabili.
Il locatore può trattenere la cauzione in caso di morosità?
Di regola sì, ma non in modo arbitrario. Se l’inquilino ha lasciato l’immobile senza versare i canoni dovuti, oppure ha generato spese insolute (es. condominiali), il locatore potrà trattenere il deposito a titolo di compensazione.
Tuttavia, è sempre richiesta una documentazione puntuale del credito vantato. Una trattenuta priva di giustificazione o comunicazione può generare un contenzioso, e in alcuni casi può costituire un comportamento contrario a buona fede.
È necessario un verbale di riconsegna?
Non è obbligatorio per legge, ma è fortemente raccomandato. La redazione di un verbale di riconsegna dell’immobile, sottoscritto da entrambe le parti, consente di cristallizzare lo stato dell’immobile al momento del rilascio, evidenziando l’assenza o la presenza di danni, arredi mancanti, spese non saldate.
Tale documento può prevenire discussioni successive e favorire una soluzione rapida, anche in caso di disaccordo sulla cauzione.
Come può agire l’inquilino se il locatore non restituisce la somma?
In assenza di un accordo, l’inquilino può:
– Inviare una comunicazione formale (generalmente tramite PEC o raccomandata) chiedendo la restituzione della somma e motivando l’assenza di debiti o danni
– In caso di silenzio o rifiuto, valutare con il proprio legale l’opportunità di agire in via giudiziale per il recupero del credito
È sempre opportuno valutare ogni caso singolarmente, anche alla luce della documentazione esistente e delle eventuali pendenze pregresse.
Quando è preferibile rivolgersi a un avvocato?
La presenza di debiti contestati, danni presunti o trattative interrotte può rendere utile l’intervento di un legale. L’avvocato potrà analizzare la situazione concreta, verificare la posizione contrattuale delle parti e suggerire la soluzione più adeguata, sia in via stragiudiziale che giudiziale.
Nel caso di locazioni a uso abitativo o commerciale, la gestione della fase di uscita è spesso delicata: una consulenza preventiva può evitare sviluppi contenziosi o iniziative scorrette da parte dell’una o dell’altra parte.
Domande frequenti
La cauzione può essere usata per coprire gli ultimi canoni?
In genere no, salvo diverso accordo scritto tra le parti. Il deposito ha funzione di garanzia, non di pagamento.
Il locatore deve restituire anche gli interessi?
Dipende dal contratto. In alcuni casi gli interessi legali sono dovuti, in altri no. È opportuno verificare le clausole pattuite.
Cosa succede se l’immobile viene lasciato danneggiato?
Il locatore può trattenere la somma necessaria a coprire i danni, purché documentati. È buona prassi redigere un verbale dettagliato.
Posso far valere un credito per spese straordinarie sostenute?
Dipende dalla natura delle spese e dagli accordi tra le parti. Alcune spese possono essere a carico del locatore, altre no.
Dove si presenta la richiesta formale di restituzione?
Generalmente si invia una comunicazione scritta al locatore. In mancanza di riscontro, si può valutare l’azione giudiziaria.

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