Separazione giudiziale: quando è necessaria
Quando i coniugi non riescono a trovare un accordo sulle condizioni della separazione, l’unica strada percorribile è la separazione giudiziale.
A differenza della separazione consensuale, qui non c’è collaborazione ma conflitto: sarà il tribunale a decidere in merito a figli, casa e rapporti economici.
Cos’è la separazione giudiziale
La separazione giudiziale è un procedimento contenzioso. Viene avviata da uno dei due coniugi quando non si raggiunge un’intesa sugli aspetti fondamentali, come:
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affidamento e mantenimento dei figli,
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assegnazione della casa familiare,
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assegno di mantenimento tra coniugi,
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divisione e gestione dei beni comuni.
In questo caso il giudice ha il compito di decidere, dopo aver sentito entrambe le parti e valutato le prove.
Come si avvia la separazione giudiziale
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Uno dei coniugi presenta un ricorso presso il tribunale competente.
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Si apre un procedimento davanti al giudice, con udienze in cui vengono ascoltati i coniugi e i testimoni.
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Possono essere disposte indagini sui redditi, sulle condizioni di vita e sul benessere dei figli.
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Alla fine, il tribunale emette una sentenza che stabilisce in via definitiva le condizioni della separazione.
Durata della separazione giudiziale
I tempi sono molto più lunghi rispetto alla consensuale.
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Una separazione giudiziale può durare da 1 a 3 anni, a seconda della complessità del caso e del grado di conflittualità.
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Nei casi particolarmente difficili (patrimonio complesso, liti sull’affidamento), i tempi si allungano ulteriormente.
Effetti principali
La separazione giudiziale produce gli stessi effetti di quella consensuale, ma decisi dal giudice:
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scioglimento della comunione legale dei beni;
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sospensione degli obblighi matrimoniali di convivenza e fedeltà;
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regolamentazione dei rapporti con i figli e degli aspetti economici.
Un aspetto importante è che, durante la causa, il tribunale può emettere provvedimenti temporanei e urgenti (ad esempio sull’affidamento dei minori o sul mantenimento), validi fino alla sentenza definitiva.
Differenza con la separazione consensuale
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Consensuale: tempi rapidi, costi contenuti, accordo tra le parti.
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Giudiziale: tempi lunghi, costi più elevati, decisioni imposte dal giudice.
La separazione giudiziale è inevitabile quando i coniugi non trovano alcuna intesa, ma resta la soluzione meno auspicabile perché aumenta tensioni, tempi e spese.
Quando è necessaria
La separazione giudiziale si rende indispensabile quando:
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manca del tutto un accordo tra i coniugi,
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uno dei due si oppone alla separazione,
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ci sono gravi accuse di violenza, tradimento o abbandono,
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occorre tutelare figli minori in situazioni conflittuali.
Conclusioni
La separazione giudiziale è uno strumento necessario in mancanza di accordo tra i coniugi. Pur essendo un percorso più lungo e difficile, garantisce comunque la possibilità di regolare i rapporti familiari in modo chiaro e definitivo, sotto la guida del tribunale.
Un avvocato esperto in diritto di famiglia è fondamentale per tutelare al meglio i propri interessi e affrontare con consapevolezza ogni fase del giudizio.
Studio Legale Avv. Emanuela Zardo
📍 Riceve a:
Montebelluna (Treviso)
Castelfranco Veneto (Treviso)